CARATTERISTICHE TERRITORIALI,VOCAZIONALITA’ E FATTORI LIMITANTI

L’A.T.C. N.1 è posizionato nella porzione sud-orientale della provincia di Mantova, questo Ambito è contenuto all’interno del comprensorio omogeneo dell’oltrepo mantovano.

L’agricoltura ,dalla fine degli anni ‘80, si è modificata notevolmente determinando profondi cambiamenti nell’assetto del territorio e nello stato delle risorse naturali. In particolare si è assistito:

  • Alla ulteriore specializzazione e concentrazione dell’agricoltura
  • La trasformazione fondiaria delle aziende, con diminuzione delle aziende ed aumento delle dimensioni aziendali.
  • La ristrutturazione delle aziende che ha comportato l’eliminazione delle siepi e a volte la loro sostituzione con recinzioni artificiali, l’abbattimento dei filari di alberi frangivento e la soppressione dei tradizionali seminativi arborati;
  • L’intensa meccanizzazione dei lavori agricoli e l’impiego massiccio di prodotti chimici.
  • L’uso di macchine sempre più efficienti e potenti determina lo svolgimento delle operazioni agricole in modo sempre più rapido.

L’uso dei fertilizzanti artificiali in sostituzione di quelli organici e l’impiego crescente dei diserbanti e degli antiparassitari hanno aumentato i rischi di inquinamento.

L’applicazione delle nuove tecniche agricole ha determinato conseguenze negative soprattutto nei confronti dell’ambiente e della fauna, avendo una notevole e consistente riduzione di siepi, arbusti, alberature, frangivento e margini con vegetazione erbacea spontanea:

  • Le zone di rifugio e nidificazione della fauna sono sempre in continua riduzione ;
  • Le fonti alimentari spontanee e coltivate si sono ridotte e banalizzate;
  • Le operazioni colturali meccanizzate determinano improvvisi cambiamenti di habitat provocando mortalità diretta o indiretta dei selvatici.
  • Senza dimenticare la continua espansione dei centri abitati l’inquinamento acustico e quello luminoso particolarmente presenti in vicinanza dei centri abitati.

Racchiuso fra il fiume Po e il fiume Secchia, il territorio appare sostanzialmente vocato alla

presenza della lepre, mentre le zone golenali dei fiumi presenti risultano essere le aree-maggiormente vocate al fagiano.

Negli ultimi anni la presenza di specie di interesse venatorio, in particolare la lepre risulta essere in netto calo ,causa malattie .Il fagiano, è nella normalità. Minima la presenza di starne.

La loro distribuzione appare uniforme sulla totalità del territorio interessato dell’ATC.1

La gestione della lepre, inoltre, negli anni e stata caratterizzata dall’evitare la pratica dell’acquisto di individui per il rilascio, effettuando immissioni unicamente di individui provenienti dalle catture sul territorio e favorendo il naturale irradiamento dalle stesse zone di ripopolamento e cattura.

Sono aumentate le nidificazioni di fagiano, anche se il galliforme risente delle forti perdite di covate nelle zone golenali aperte durante le piene e durante lo sfalcio di medicai.

Rare le nidificazioni di starne.

Sono in continuo aumento le nidificazioni di anatre come il germano reale, il colombaccio (columba palumbus) .In alcune zone si sono trovate nidificazioni di pavoncella

Sono in continuo aumento volpi,gazze e cornacchie nonostante gli interventi per il contenimento.